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INTERVISTE

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2010 18:54
11/02/2007 23:00
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Ecco l'intervista che è stata fatta a Licia in quel di Lucca a novembre. [SM=g27811] L'intervista è a cura di metalmark e potete trovarla anche a questo indirizzo: forum in cui è stata pubblicata
buona lettura, e grazie ancora una volta a Licia per la sua disponibilità e per la sua simpatia! [SM=g27835] [SM=g27824]
(ATTENZIONE: NELL'INTERVISTA E' PRESENTE UNO SPOILER RIGUARDANTE "SILENTE" DI HARRY POTTER!)


Metalmark: Quando uscirà il prossimo capitolo delle Guerre del Mondo Emerso?
Licia Troisi: A fine febbraio. Io l’ho consegnato due settimane fa [rispetto ai primi di novembre dello scorso anno] e quindi la versione definitiva dovrebbe uscire a febbraio.

Metalmark: È un bel volume corposo?
Licia Troisi: Non vorrei dire stupidaggini, ma mi sembra che sia intorno alle 400 pagine.

Metalmark: Sai, siamo tutti molto contenti, non vogliamo che finisca troppo in fretta!
Licia Troisi: L’ho dovuto riscrivere due volte, tra l’altro, perché la prima volta non andava tanto bene. Poi invece di correggere ho finito col riscrivere tutto un’altra volta. È la prima volta che mi capita.

Metalmark: Secondo te come mai è andata così?
Licia Troisi: Non lo so, sinceramente... Forse perché l’ho scritto in un momento un po’ particolare. Prima stavo a Monaco, poi sono tornata a Roma. Appena rientrata in Italia da Monaco sono stata malissimo, perché a Monaco vivevo col mio ragazzo [con il quale Licia si sposerà quest’anno! Auguri, Licia!], mentre a Roma sono tornata a stare dai miei genitori. E poi c’è stato anche tanto lavoro. Insomma, un periodo così così, che forse ha influito un po’ sulla prima stesura del romanzo.

Metalmark: Questa riscrittura ha investito solo il piano formale o ne hai approfittato per cambiare anche storia ed eventi del romanzo?
Licia Troisi: Principalmente si è trattato di interventi sulla forma, ma un po’ ho modificato anche gli eventi. Adesso ci sono cose che... prima non c’erano!

Metalmark: Puoi spiegarci meglio?
Licia Troisi: Sì, certo. Alcune cose le ho spostate in avanti o indietro, cambiando anche, seppur non drasticamente, i rapporti tra i personaggi. Ora il romanzo mi piace molto di più. Prima c’era qualcosa che non mi convinceva del tutto...

Metalmark: Quando e come ti è venuta l’ispirazione del mondo da te inventato? E, più in generale, come avviene il processo creativo di un tuo romanzo?
Licia Troisi: Dunque, io prima avevo l’abitudine di raccontarmi mentalmente delle storie quando sto a letto, prima di addormentarmi. Una volta mi è venuto in mente il personaggio di Nihal. Pian piano, attorno a lei, sono andata costruendo un mondo intero. In genere funziona sempre così: mi viene in mente un’idea, magari mentre sto sentendo la musica, poi ci ragiono su e ci costruisco tutto il resto. Solitamente la creazione parte dai personaggi, come Nihal o Dubhe, o da situazioni particolari che catturano la mia fantasia. Il momento in cui mi metto a costruire davvero il mondo e le storie è quando mi siedo e comincio a prendere appunti in maniera più sistematica. Ma all’inizio è tutto molto vago...

Metalmark: Puoi raccontarci come sei arrivata alla pubblicazione del tuo primo libro?
Licia Troisi: Allora... io ho mandato il libro alla Mondatori, che era praticamente l’unica casa editrice di cui ci avevo l’indirizzo! Per fortuna! [Ride] L’ho stampato, l’ho mandato con la classica letterina di accompagnamento, una letterina di due righe con su scritto più o meno così: “Sono Licia Troisi, faccio l’astrofisica, vi volete leggere questo libro? Eccolo!” In più ho allegato la cartina che avevo disegnato... lo sapevate che infatti la mappa dietro al libro l’ho fatta io?
Poi sono passati tre mesi, mi sembra... sì, perché io avevo mandato il manoscritto a marzo e loro mi hanno risposto a luglio... sì. Insomma, mi arriva questa telefonata in cui un tizio mi dice: “Salve, sono della Mondadori. Ci interesserebbe il suo libro.” Al ché la mia risposta è stata: “Come? Scusi un attimo che non sento!” Perché stavo giocando a Risiko e si sentivano le cannonate dallo stereo! Così abbasso il volume... Ero seduta sul letto, faceva un caldo tremendo! Non avevo ancora il condizionatore, allora, e si moriva! “Salve,” mi ripete. “Ci interesserebbe il suo romanzo.” E io, ancora: “COMEEE???” Me l’ha dovuto ripetere una terza volta. E diciamo che ci ho più o meno creduto, anche se in realtà pensavo che fosse uno scherzo, o che si trattasse di qualcuno che voleva frodarmi o qualcosa di simile. Mi ha telefonato di nuovo dopo un po’ e mi ha detto che mi voleva incontrare. Ci siamo incontrati e abbiamo parlato... io continuavo a pensare che fosse uno scherzo, nonostante lui, per prima cosa, mi avesse subito dato il suo biglietto da visita di Mondadori! Mi ha confermato che gli interessava il libro, che lo volevano pubblicare, che l’avrebbero voluto pubblicare però in tre volumi perché era troppo grande... Soprattutto all’epoca, un volumone di dodicimila pagine con scritto sopra Licia Troisi chi se lo sarebbe comprato?!?

Metalmark: Dodicimila?!
Licia Troisi: [ride] Oddio, no... mille e duecento!!!

Metalmark: Be’, chissà che non arrivi anche a dodicimila!
Licia Troisi: Eh sì, così facciamo La Sacra Bibbia, praticamente! La Treccani! [Ride] Insomma, mi dice che volevano dividere in tre il romanzo, e io dico che è ok. Poi ho firmato il contratto e ho corretto il libro per dividerlo, appunto, in tre romanzi. È stato un grosso lavoro, se pensi che poi il libro è stato pubblicato in aprile... ho trascorso quasi un anno a fare modifiche e correzioni!

Metalmark: E per quanto riguarda l’edizione, l’illustrazione e il modo in cui in generale sono presentati i tuoi lavori?
Licia Troisi: In realtà la veste editoriale la decide completamente l’editore, mentre io curo completamente tutta la scrittura, nonostante sia affiancata da un editor che legge il testo e dà dei suggerimenti, del tipo: “Guarda, questa cosa la cambierei...” Però poi sei sempre tu autore che devi materialmente cambiare, scrivendo la parte modificata. L’editor fa delle annotazioni, poi si discute per decidere cosa fare. Quanto alle illustrazioni, ha fatto tutto Mondadori. Hanno trovato Paolo Barbieri, che è davvero bravissimo. Ogni copertina che fa mi piace più della precedente. Non è un caso che ora stia facendo molte copertine di romanzi Mondadori. Ha illustrato anche la mappa che sta dietro al libro, che comunque è identica alla mia, anche se la casa editrice ha deciso di metterla orizzontale e non colorata.

Metalmark: Come lettrice e amante del fantasy, qual è la caratteristica che ti appassiona di più in una storia?
Licia Troisi: In generale non giudico i libri in base al genere. Cioè, per me un libro è un libro, indipendentemente dal genere. Certo, se uno si legge un libro di genere fantasy, si aspetta certe cose, come ad esempio combattimenti e simili. Personalmente, mi piace molto l’azione, all’interno di un libro fantasy. I romanzi fantasy troppo incentrati sull’intrigo mi danno fastidio. Trovo ad esempio che Martin incentri un po’ troppo le sue storie su personaggi che fanno i loro intrighi, mentre l’azione resta tutta fuori scena, cosa che personalmente mi dà fastidio.
Poi mi interessa molto che i personaggi siano veri, autentici: che riesca quindi ad appassionarmi alle loro storie. Molti libri non mi sono piaciuti proprio perché i personaggi erano poco sviluppati dal punto di vista psicologico.

Metalmark: Ti piace Harry Potter?
Licia Troisi: Sì!

Metalmark: E secondo te chi farà morire la Rowling?
Licia Troisi: Mmm... Secondo me Piton ci lascia le penne! Ho questa impressione. Io non sono affatto convinta che Piton sia cattivo, sai?

Metalmark: La teoria del triplo gioco?
Licia Troisi: Esatto. Sta facendo il centoquindicesimo gioco, Piton! Si è messo d’accordo con Silente, secondo me. Sono quasi sicura che Piton morirà. Harry non credo, invece. Spero solo che non faccia morire né Hermione né Ron, perché sembrerebbe veramente cattiva. Se poi volesse fare veramente la... ehm... ci siamo capiti, potrebbe far morire Hagrid. Però...

Metalmark: ...sarebbe un colpo basso!
Licia Troisi: Sì, certo, anche Silente, però...

Metalmark: È un po’ come sparare sulla Croce Rossa, però almeno Silente era il grande vecchio della saga. Più “pronto”, se mi passi l’espressione.
Licia Troisi: Sì, era pronto, questo è vero. In fin dei conti la sua morte ci stava... Sinceramente, tornando al discorso iniziale, non saprei a chi pensare, sinceramente, come seconda vittima. Secondo me Piton è l’unico che di sicuro non arriverà vivo alla fine.

Metalmark: Piton deve comunque espiare. Anche se ha fatto il triplo gioco, deve espiare. Forse a maggior ragione.
Licia Troisi: Esatto, esatto.

Metalmark: È un classico.
Licia Troisi: Deve morire. [ride]

Metalmark: A tuo giudizio, qual è la trasposizione cinematografica più riuscita di un romanzo fantasy?
Licia Troisi: Di un romanzo fantasy? Mi vengono in mente solo Harry Potter e Il Signore degli Anelli. Ah! E Le Cronache di Narnia. In quel caso, a mio parere, il film è molto migliore del libro. La migliore trasposizione in assoluto è però La Compagnia dell’Anello. Però solo La Compagnia dell’Anello, perché poi, in Le Due Torri... mmm... Peter Jackson non si è regolato, nella scena del Fosso di Helm. Sono tre umani contro un miliardo e mezzo di orchi!

Metalmark: Be’, anche il finale che non arriva mai nel terzo film è un po’ eccessivo. Nell’ultima mezz’ora la gente in sala faceva per alzarsi a ogni dissolvenza!
Licia Troisi: Già! C’è una meravigliosa vignetta di Eriadan con loro che erano andati al cinema a vedere Il Ritorno del Re. Le ginocchia parlano tra loro e una dice: “E prendi quella cazzo di barca!” [ride] Meraviglioso!
Inoltre nei film hanno rovinato il più bel personaggio del Signore degli Anelli, Faramir, il mio preferito. L’hanno fatto diventare un idiota! Invece La Compagnia dell’Anello è fatto benissimo. Io me lo andrei a vedere all’infinito. La prima volta sono rimasta veramente scioccata... era troppo bello!

Metalmark: Io la prima volta l’ho visto a Parigi, a Natale. Stavo con un amico che aveva la casa lì. Il film era in inglese, bellissimo.
Licia Troisi: Sì, hai ragione. L’ho rivisto anche in inglese ed è stupendo. Però all’epoca lo vidi in italiano: mi è piaciuto da morire lo stesso! [ride]

Metalmark: Ti è piaciuto il modo in cui è stato reso il linguaggio degli Elfi?
Licia Troisi: Molto. L’unica cosa che non mi piaceva, all’inizio, era Sauron, che mi sembrava una specie di caffettiera ambulante! Un’altra cosa orribile del terzo film è quando Shelob attacca Frodo, che rimane “imbozzolato”! Sarebbe una scena drammatica ma, ogni volta che la vedo, mi viene da ridere... sembra una mummia!

Metalmark: Non per fare le pulci al Signore degli Anelli, ma anche l’elfo che scivola sullo scudo tipo skateboard in stile Tony Hawk non si può guardare...
Licia Troisi: Manca solo la gara di bevute di birra a suon di rutti tra Legolas e Gimli! Secondo me c’era ed è una delle scene tagliate! [ride]

Metalmark: Ti piacciono i giochi di ruolo?
Licia Troisi: Sì, mi sarebbe sempre piaciuto farli ma non sono mai riuscita a trovare una compagnia stabile.

Metalmark: Veramente? Non hai mai giocato?
Licia Troisi: No, in realtà ho giocato, ma solo tre volte in tutta la mia vita.

Metalmark: D&D?
Licia Troisi: Sì, sempre D&D. Però il master non era troppo bravo... Cioè, una volta entriamo in un dungeon e lui ci fa trovare degli scoiattoli! Cioè, che cavolo! [ride] Un’altra volta mi trovo davanti una porta chiusa... la porta si anima, parla e ci dice: “Se volete entrare, dovete risolvere un indovinello!” Ok, dico. Comincia l’indovinello: “L’altro giorno sono andata al mercato...” LA PORTA!!! Ma dai!!! [ride]

Metalmark: Che personaggio interpretavi?
Licia Troisi: Io ero il capro espiatorio del gruppo: facevo il chierico. Mi trattavano tutti malissimo. Qualsiasi cosa succedeva. “Mandiamo avanti il chierico!”

Metalmark: Secondo alcuni, il chierico, in D&D, è un po’ sfigato.
Licia Troisi: Un po’? Porca miseria! Cioè, dillo a me! [ride]
Non servivo a un c***o, io! Allora... se c’era qualcosa di pericoloso, mi mandavano avanti in esplorazione, e mi facevo male. Loro si menavano, poi io rinsavivo giusto in tempo per essere obbligata a curarli. Loro avevano definito perfettamente il mio ruolo!

Metalmark: Anch’io in D&D avevo fatto una sacerdotessa, un po’... di facili costumi. Era una caotica, ovviamente.
Licia Troisi: Ah, pure io ero caotica.

Metalmark: Ok, Licia, sei pronta per il botta e risposta finale? Partiamo! Un film?
Licia Troisi: Il mestiere delle armi.

Metalmark: Un romanzo?
Licia Troisi: Il nome della rosa.

Metalmark: Un gruppo?
Licia Troisi: I Muse.

Metalmark: Un fumetto?
Licia Troisi: Berserk.

Metalmark: Cibo?
Licia Troisi: Melanzane alla parmigiana!

Metalmark: Bevanda?
Licia Troisi: Weiss Beer!

Metalmark: Gioco?
Licia Troisi: Un due tre stella.

Metalmark: Fantastico. Videogioco?
Licia Troisi: Thief. Il terzo, soprattutto.

Metalmark: Grande scelta.
Licia Troisi: Mi piace da morire. Infatti mi ha ispirato anche per l’ultimo libro.
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