Ho letto tutto l'articlo, e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso: fFinalmente leggo un artico in cui non si attacca il nostro genere letterario preferito, definendolo "commerciale", al puro scopo di divertimeto, e compagania bella.
Vi si rende merito all'Autrice (del Libro, non dell'artico N.d.A.) che ha cercato, e ci è risucita, ad inserire degli elementi che non sono contemplati nei canoni del genere fantsy. Come dice Licia: "
Ed è quel che cerco di fare coi miei libri: riporto nei miei romanzi le mie riflessioni sulla crescita, o forse sulla vita stessa, sulla sofferenza e sulla lotta. Applicate all’adolescenza, il periodo delle lotte per eccellenza, trovano respiro più ampio."
Questi agomenti ci si aspetterebbero di trovarli più in un libro di psicologia, che in un fantasy.
Mi unisco ad Erika nel complimentarmi con la Cucciniello, che ha svolto un ottimo lavoro, senza, appunto, mai scadere nei soliti luochi comuni.
Faccio, ovviamnte, anch'io i miei più sentiti complimeti ed auguri a Licia.
Ah, un ulitima cosa: I libri di Licia sono stati pubblicati ache negli USA, o è un esagerazione del giornale?
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Non esistono armi pericolose; solo uomini pericolosi.
Rober A. Heinlein
Si ringrazia il prode Varel per la splendida firma!
Interventi di Moderazioni in Verde Mirto
I am Nobody;
Nobody is perfect.
Therefore i am perfect.