Non amo le presentazioni convenzionali!!!
"Impegno, disciplina e determinazione...
è questo che occorre per diventare un vero guerriero"
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Il Nonno glielo ripeteva sempre. Oflanos ogni volta si galvanizzava nel vedere con quanta
serietà e carisma quell'uomo dalla barba bianca, folta ma curata, gli parlava, raccontandogli
le gesta della sua giovinezza, piena di gloria e onore per lui che era stato un fedelissimo servitore
della bandiera col marchio rosso!
Cercava di tenere quelle parole sempre a mente, ma i suoi pensieri non correvano di pari passo alle
sue azioni, e queste inevitabilmente, rimanevano indietro. Non riusciva a trovare dentro di sè la volontà
per realizzare quello che aveva creduto il suo sogno.
Si sentiva animato da grande ingegno e forza, ma non era l'arte della spada quella che forse gli
si addiceva di più. Cercava di convincersi che quella sarebbe stata la strada giusta, che gli avrebbe reso
onore e gloria, come un tempo fu per il Nonno. Ma dentro di se, in cuor suo, o più a fondo in uno di
quei reconditi angoli buoi del proprio essere, sapeva che in realtà la sua strada era un altra, lo era
sempre stata...
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Era una notte buia. Senza luna. Nascosta da oscure nubi cariche di un'umidità che mal si addiceva a quel
luogo solitamente arido e sferzato dai venti. Tra le coltri, in lontananza, solamente si distingueva una
luce fissa. Intensa anche se piccina che lasciava una piccola speranza accesa nel cuore...
Non sono solo in questo viaggio...
Avvolto in un mantello color delle ombre, la scura figura del viaggiatore si ergeva in tutta la sua imponente altezza
sulle rive del piccolo lago. Nessuna luna mai si sarebbe specchiata in quelle acque. Il loro colore scuro,
verdognolo. Avevano il potere di assorbire qualsiasi forma di energia si ci avvicinasse,
e anche la luce veniva risucchiata in quel placido abbisso!
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"E' forse questa la meta del mio viaggio? La conclusione del mio infinito vagare. Questo è il luogo dove
tutto deve compiersi?"
Mentre elucubrava questi pensieri, una fitta di dolore alla spalla lo riportò alla reltà. La ferita di quel
combattimento riprese a dolergli come il primo giorno. Giorno che non si cancellerà mai dalla sua memoria.
"E' per questo che sono qui."
Disse a gran voce, tanto che le sue parole risuonarono con un eco sordo per tutta la vallata circostante.
Un ultima volta fisso la sua stella, quella che l'aveva accompagnato e guidato fin lì.
Avrebbe continuato a vegliare su di lui?
"Sono giunto finalmente nel luogo dove il mio destino ha da compiersi! "
E senza più esitare, con un grande balzo, si immerse in quel verde profondo...
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