00 26/02/2008 14:32
Riportiamo un po' su questa discussione. [SM=g27823]

dunque, queste sono due interviste-video registrate a maggio 2007, quando Licia è andata a Madrid per la convention annuale della Mondadori.
Prima intervista
seconda intervista



ed ora, in occasione dell'uscita de "I Dannati di Malva", oggi 26 febbraio 2008, direttamente dal sito di VerdeNero:

Emiliano Angelelli: Com’è nata l’idea di collaborare con la collana VerdeNero?

Licia Troisi: Sono stata contattata da Verdenero, che voleva aprire a un genere che fosse diverso da quello noir. Mi hanno chiesto fin da subito di esprimermi tramite il fantasy, e l’idea mi è piaciuta immediatamente. Del resto, il fantasy è uno dei generi che più soffre di accuse di autoreferenzialità e di scarso interesse alle tematiche contemporanee; cercare di contraddire questa tesi mi interessava molto

E.A.: Di cosa parla questo romanzo?

L.T.: Di rifiuti tossici, ma anche di tutto ciò che una società tecnologica si lascia dietro nella sua corsa inarrestabile; scorie quindi in senso lato, che si tratti di veleni o di persone che vengono emarginate. E del prezzo che si paga per avere determinati standard di vita. Ho cercato di esprimere il tutto tramite un’ambientazione nuova per i miei standard, quella di Malva, una città di vetro e metallo insidiata dalla Foresta. La sua vita si svolge su due livelli: quello superiore, arioso e pulito, dove gli umani conducono una vita agiata, e quello sotterraneo, sporco e malsano, dove lavorano gli schiavi. Il protagonista è un mezzosangue, che vive a cavallo dei due mondi, e che sarà costretto a fare i conti con la propria identità quando l’equilibrio tra quartieri alti e bassi verrà rotto.

E.A.: Quanto è stato difficile legare il tema dei rifiuti e delle ecomafie alle ambientazioni fantasy tipiche delle tue storie?

L.T.: Non particolarmente. In fin dei conti nei miei libri l’ambientazione è senza dubbio fantasy, ma le tematiche sono strettamente connesse al mio vissuto, spesso persino all’attualità (l’accettazione del diverso nelle Cronache, il fanatismo nelle Guerre). Stavolta ho soltanto dovuto documentarmi un po’ di più, perchè il messaggio arrivasse più chiaro e immediato.

E.A.: Chi sono i dannati di Malva? Quanto la finzione della tua storia si avvicina alla realtà drammatica dei nostri giorni? O meglio, quanti spunti reali ci sono in essa? Sei stata influenzata in qualche modo nella scrittura de I dannati di Malva dalle storie drammatiche che vengono ogni giorno dalla Campania?

L.T.: I Dannati sono tutti coloro che non possono permettersi l’agio; lo rendono possibile, esso è materialmente frutto delle loro mani, ma non ne godono, e anzi ne sopportano il rovescio della medaglia. Credo che ciascuno di noi, a seconda della situazione, possa essere un dannato o uno degli umani dei quartieri alti. L’idea è di rendere la metafora valida su più livelli. Ovviamente ho cercato di ispirarmi alla realtà, ai rapporti di forza che vigono nel nostro mondo. Probabilmente maturavo una storia del genere da molti anni, fin da quando, studentessa delle superiori, per la prima volta mi trovai a confrontarmi con i rapporti Nord-Sud del mondo. Malva per alcuni versi, certo, è anche la Campania. Una caratterista del mondo globalizzato è che gli stessi problemi si ripresentano a scale differenti; nazionale (la Campania) e internazionale (il traffico di rifiuti tossici verso i paesi del terzo mondo)

E.A.: Ti consideri una persona sensibile ai temi ambientali? Fai la raccolta differenziata?

L.T.: Cerco di esserlo. Da bambina, verso i sei anni, ho vissuto una fase di acuta attenzione ai temi della tutela dell’ambiente. Mi preoccupavo tantissimo per il destino della terra. Negli anni ho cercato di mantenere questa vena, anche se mi rendo conto di essere ben lontana dall’eccellenza. Il periodo di cui vado più fiera sono i tre mesi che ho vissuto a Monaco di Baviera: prendevo solo i mezzi e avevo quattro cassonetti diversi per la raccolta differenziata. Adesso cerco di fare del mio meglio. Ho una cucina minuscola, ma ho ritagliato il posto per i cassonetti per l’umido, la plastica e la carta.

E.A.: Come hai vissuto il dramma dei rifiuti a Napoli? Quanto credi possa fare influenzare in concreto le persone un progetto come VerdeNero o la letteratura in generale su temi delicati come questi (parlo naturalmente in termini di sensibilizzazione)? Quanto consideri importante il fatto che scrittori impegnati in generi di scrittura molto diversi tra di loro, come quelli che hanno aderito a VerdeNero, si uniscano e concentrino le loro energie sui temi socialmente rilevanti come questi?

L.T.: L’educazione è la base di ogni cambiamento. Non sono una massimalista, credo nel mondo cambiato un pezzetto alla volta. Per questo ritengo che ogni progetto volto a cercare di cambiare la testa delle persone, o anche solo informarle, renderle consapevoli, sia un piccolo passo avanti, ma un passo avanti decisivo. Sicuramente la letteratura ha anche questo scopo; c’è certamente bisogno di discorsi sui massimi sistemi, ma l’uomo vive immerso in una realtà con la quale poi deve fare i conti ogni giorno.
Il problema della Campania mi colpisce duplicemente; da una parte mi interessa perchè fa parte dell’affresco che ho cercato di dipingere ne I dannati di Malva, e poi perchè io sono di origini campane, sono una delle poche persone di famiglia che non sia nata in Campania. Sentire il nome di luoghi che mi sono cari, perchè li conosco e perchè lì sono le mie radici, associate ad una storia tanto assurda e terribile mi fa davvero male

E.A.: Immagino che per una paladina del fantasy come te, questa sia un’esperienza assolutamente nuova. Dopo I dannati di Malva credi che avrai ancora voglia, in futuro, di cimentarti in esperimenti simili?

L.T.: Perchè no? È stata una bella esperienza, e, fatto non secondario, mi sono divertita e ho imparato cose nuove. È sicuramente possibile che in futuro, se mi ricapiterà l’occasione, proverò a replicarla.





Ragazzi vi invito a leggerla perché è interessantissima e mostra una grande maturazione della nostra Licia [SM=g27832]



[Modificato da §Erika§ 26/02/2008 14:47]